Wilbur, Artù, Behira, London, Sally, Lillo, Avatar. Razze diverse, sì, ma tutti cani da ricerca. Saranno loro con altri quadrupedi al guinzaglio fra i protagonisti del prossimo weekend in un quartiere adiacente al Parco delle Sabine, dove si terrà la gara conclusiva del Campionato CSI di Mantrailing.
Si tratta di una disciplina cinotecnica, nella quale il cane, mettendo in atto le sue innate abilità olfattive, impara a seguire il percorso di un figurante, spostatosi fuori vista, fino al suo ritrovamento, partendo da un indumento tenuto precedentemente a contatto con la pelle della persona (fazzoletto, cappello, sciarpa, ecc.) e seguendone la scia odorosa. Tre i livelli di gara proposti: esordienti, intermedi e senior, con 22 binomi (conduttore + cane) coinvolti.
Due i giudici CSI pronti a valutare in gara: partenza, aderenza al percorso del figurante, segnalazione di ritrovamento, comportamento del conduttore e del cane, oltre al crono e ai bonus e alle penalità riferibili al conduttore. Le gare in programma nel prossimo weekend prenatalizio inizieranno in entrambe le giornate alle 8:50 e si concluderanno orientativamente per le ore 13 il sabato 16 dicembre e per le ore 15 la domenica 17 dicembre con i podi finali.
Durante la premiazione verranno consegnate ai primi tre classificati di ogni livello/categoria le medaglie. Ai binomi che avranno accumulato i punteggi più alti durante il campionato, verranno consegnati dei premi aggiuntivi offerti dal CSI.
Il circuito messo in campo da novembre 2022 a dicembre 2023 dalla Commissione Cinofilia CSI ha visto la partecipazione di 55 binomi nelle prove succedutesi ed organizzate da ASD e SSD con sede a Morlupo, Roma, Montelibretti, Rocca Priora, Povegliano Veronese.
Elena Cannella, responsabile della specialità CSI aggiunge: «Il mantrailing è uno sport adatto a tutti i cani, di qualsiasi razza, non razza ed età, ed a tutti i conduttori, anche non più giovanissimi. Il cane lavora sempre in sicurezza, vestito con pettorina e agganciato a lunghina. Il ruolo del conduttore è imparare a “leggere” le posture del cane ed i suoi comportamenti, diventando un supporto per la ricerca in caso di difficoltà del cane. Certamente il mantrailing, come tutte le discipline cinotecniche, rafforza la relazione tra il conduttore, che spesso è anche l’intestatario, e il cane, che viene coinvolto in un’attività divertente, appagante e che allevia lo stress».
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